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Art. 12 Il Sistema Territoriale della Pianura dell’Arno – Invarianti

12.1 Sistema della pianura dell’Arno: Città ed insediamenti - Invarianti

Sono invarianti per il sistema della Pianura dell’Arno:

12.1.1 il ruolo di centro ordinatore di livello provinciale della città di Pisa;

12.1.2 la funzione formativa del patrimonio culturale immobile e mobile rappresentata dalle specificità del patrimonio architettonico, storico, artistico, archeologico e testimoniale e culturale con particolare riferimento al centro storico di Pisa ed ai centri ed agli insediamenti di antica o consolidata formazione, al sistema museale, al sistema delle ville e da quanto tutelato contenuto nella Parte II Titolo I del D. lgs 22 gennaio 2004 n.42.

12.1.3 la funzione didattico/scientifica espressa dall’università di Pisa, dalle scuole superiori universitarie ,dagli istituti per l’istruzione superiore e dai Centri per la ricerca (C.N.R (S.Cataldo-Pisa ), area per la ricerca sulle onde gravitazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare “Virgo” a S.Stefano a Macerata (Cascina), aree di ricerca dell’Università;

12.1.4 la funzione di coesione sociale, espressa da tutti i centri urbani, dai luoghi di incontro, aggregazione, divertimento, benessere, attività fisica;

12.1.5 la funzione di arricchimento della qualità percettiva del paesaggio urbano rappresentata dal fiume Arno e dal Fiume Serchio e più in generale dai corsi d’acqua interessanti tratti urbani;

12.1.6 la capacità creativa del sistema produttivo (il know-how), in particolare nel settore meccanico cantieristico, conciario e farmaceutico e del legno;

12.1.7 la centralità produttiva nel sistema territoriale del comparti produttivi esistenti: meccanico(Pontedera, Ponsacco, Calcinaia, Bientina, Vicopisano), del legno e del mobile (Cascina-Ponsacco-Lari), del cuoio e della calzatura (S.Croce, S.Miniato, Castelfranco di Sotto, S.Maria a Monte), della cantieristica e di nuove tecnologie presso il Canale dei Navicelli e farmaceutico (Pisa);

12.1.8 la sicurezza degli impianti a rischio d’incidente rilevante ai fini della tutela della salute e della conservazione delle risorse territoriali ed ambientali sensibili;

12.1.9 la funzione ecologica delle vie d’acqua naturali ed artificiali, del verde e dei parchi urbani, degli orti periurbani .

12.2 Sistema della pianura dell’Arno:Territorio rurale- Invarianti

Sono invarianti per il territorio rurale, nel sistema della Pianura dell’Arno :

12.2.1 la funzione di presidio ambientale (Idrogeologico e paesaggistico) delle aree agricole collinari e del Monte Pisano;

12.2.2 la funzione produttiva delle aree ad esclusiva funzione agricola;

12.2.3 la funzione idraulica e paesaggistica del reticolo delle vie d’acqua naturali ed artificiali, di pianura e di collina e delle strade della bonifica;

12.2.4 la funzione ecologica per l’incremento della biodiversità e per la conservazione degli habitat, della flora e della fauna selvatica, della rete costituita dalle Riserve Naturali, dalle A.N.P.I.L., dai Siti d’importanza Regionale (S.I.R.), dai boschi, dalle formazioni vegetazionali lineari, dalle aree di pertinenza e di paesaggio fluvio/lacuale del fiume Serchio, dell’ Arno e dei suoi affluenti, dell’ex lago di Sesto e dalle aree umide, dal reticolo della bonifica e dal reticolo idrografico minore, da particolari sistemazioni agrarie (muretti a secco), dalle grotte, dai pascoli e dalle radure, dalle Oasi faunistiche e dalle aree di ripopolamento e cattura, e più in generale, dalle aree agricole, in particolare da quelle a colture estensive;

12.2.5 la funzione culturale/ricreativa/residenziale/ricettivo-turistica del Monte Pisano e delle colline da sommarsi alle funzioni di presidio ambientale e paesaggistico delle attività agricole;

12.2.6 la funzione culturale e di memoria storica del territorio espressa dai manufatti edilizi di pregio architettonico storico ed artistico assieme a quelli di valore e testimoniale in ambiti rurali a tutela paesaggistica e del paesaggio;

12.2.7 la funzione prioritariamente residenziale ed insediativa per le attività turistico ricettive ed i servizi connessi, del patrimonio edilizio in ambito rurale non più utile alla conduzione dei fondi agricoli;

12.2.8 la funzione di preservare i caratteri identitari del patrimonio

12.2.9 la funzione ecologica, diportistica/ricreativa del fiume Arno e del fiume Serchio;

12.2.10 la funzione di ricarica dell’acquifero del Monte Pisano, e delle Cerbaie e dei paleoalvei;

12.2.11 la funzione di mantenimento delle attività agricole quale elemento indispensabile alla conservazione del paesaggio e alla tutela degli elementi che lo connotano al fine di contenerere la dispersione insediativa nel territorio.

12.2.12 la funzione di preservare la qualità del paesaggio rurale, la riorganizzazione delle risorse naturali agro-ambientali, gli elementi tradizionali del paesaggio agrario e delle infrastrutture storiche tradizionali;

12.2.13 la funzione di tutela della qualità del patrimonio paesaggistico-ambientale caratterizzato da dinamiche naturali e o caratteri fisici, contraddistinto da significatività naturalistica ambientale espresse dagli elementi tradizionali del paesaggio agrario, dalle infrastrutture storiche tradizionali, dalle risorse naturali agro-ambientali;

12.2.14 la funzione di tutela delle risorse, delle produzioni agroforestali, degli equilibri ambientali, della silvicoltura, delle aree significative dal punto di vista della produttività, dei suoli;

12.2.15 la funzione di tutela dell’ecosistema dei corpi idrici;

12.2.16 la funzione di verifica della congruità di attività di interventi alle esigenze o alle opportunità di integrazione razionalizzazione o adeguamento verso lo sviluppo delle economie locali, e delle attività agricole connesse all’agricoltura;

12.2.17 la funzione di tutela idrogeologica e geomorfologia della qualità del suolo e della vitalità fruibilità delle sue risorse;

12.2.18 la funzione di difesa paesaggistica, che riconosca e valorizzi il recupero delle coltivazioni abbandonate, compatibili con il territorio rurale.

12.2.19 La funzione di conservazione delle visuali panoramiche e paesaggistiche.

12.2.20 la funzione di sviluppo delle economie innestate nelle risorse locali.

12.2.21 la funzione di recupero di produzioni tradizionali ecocompatibili e di attività di allevamento improntate sulla sostenibilità ambientale e al benessere animale;

12.2.22 la funzione della corretta gestione dei fanghi di depurazione in agricoltura;

12.2.23 la funzione di tutela e salubrità dell’ambiente a sostegno della rinnovabilità attraverso l’uso delle fonti energetiche rinnovabili nel rispetto dei caratteri produttivi e paesaggistici del territorio rurale;

12.2.24 la funzione di garantire che nelle campagne continui ad essere assicurata la presenza dell’impresa agricola orientata alla innovazione qualitativa e competitiva

12.3 Sistema della Pianura dell’Arno: Infrastrutture - Invarianti .

12.3.1 Infrastrutture per la mobilità

Sono invarianti per le infrastrutture viarie:

12.3.1.1 per la S.G.C.- FI-PI-LI: il ruolo di grande direttrice nazionale e regionale e di collegamento provinciale principale di tutti i centri con Pisa e con i Centri ordinatori primari e secondari del Sistema, con l’aeroporto, con il Porto di Livorno, con i Servizi d’interesse sovracomunale, con il mare e con Firenze e con l’autostrada A12;

12.3.1.2 per la S.S.n.1 Aurelia: il ruolo di direttrice primaria longitudinale di accesso e interna all’ambito metropolitano in direzione della Versilia (Provincia di Lucca) e di Livorno e di accesso alle autostrade A12 ed A11, ed il suo prevalente interesse turistico;

12.3.1.3 per la S.R.T.n. 439, il ruolo di direttrice primaria di accesso all’S.G.C. FI-PI-Li e da qui al porto di Livorno, e all’autostrada A11; e alle aree produttive di Ponsacco-Lari, all’area comprensoriale di Pontedera ed al nodo produttivo di Calcinaia, Vicopisano e Bientina; e di collegamento tra il sistema territoriale dell’Arno e quello delle Colline interne e Meridionali;

12.3.1.4 per la S.R.T.n. 429 e la S.R.T. n. 436 il ruolo di direttrici primarie;

12.3.1.5 per la S.R.T.n.67 e la S.S. 67, il ruolo di direttrice primaria di accesso all’ambito metropolitano e interna di collegamento di breve e media distanza tra i ai centri urbani, lungo tutto il sistema territoriale locale;

12.3.1.6 per la S.S.67 bis, il ruolo di direttrice primaria di accesso all’ambito metropolitano (LI) e di collegamento tra la S.R.T.n.67, la S.S. 67 e la S.S..n.1 Aurelia;

12.3.1.7 per la S.P.n. 224 ed S.P.n.22 del Mare , il ruolo di collegamento di carattere turistico dalla città di Pisa per il mare;

12.3.1.8 per la S.S.12 e la S.R.T.n.12 deviazione per Ripafratta , il ruolo di collegamento primario di accesso all’ambito metropolitano (LU) e di supporto al sistemi locali;

12.3.1.9 la funzione, di struttura caratterizzante il paesaggio agricolo della bonifica e della rete delle vie d’acqua e del principale Canale Emissario del Bientina, e della rete viaria principale e poderale ed in particolare della S.P.n.3 Bientina-Altopascio;

12.3.1.10 la funzione di itinerario storico di collegamento con Lucca della provinciale della Val di Nievole;

Sono invarianti per le infrastrutture ferroviarie:

12.3.1.11 per la linea Tirrenica/Pontremolese (Pisa-Roma/-Pisa –La Spezia) il ruolo di direttrice nazionale;

12.3.1.12 per la linea: Pisa-Firenze il ruolo di direttrice trasversale;

12.3.1.13 per la linea : Pisa-Livorno e Pisa-Lucca il ruolo di collegamento di tipo metropolitano con cadenza frequente su tutti i centri ordinatori primari e secondari;

12.3.1.14 per la Stazione di Pisa Centrale il ruolo nodale per le percorrenze di scala nazionale (linea tirrenica), regionale ( linea per Firenze, Livorno, Lucca e per l’aeroporto) e locale e per l’accessibilità all’università, al parco M.S.R.M., all’ospedale;

12.3.1.15 il mantenimento della destinazione ferroviaria delle aree ferroviarie d’interesse nazionale e regionale, anche con riferimento a linee attualmente dismesse, da riservarsi, comunque ai soli interventi per la mobilità;

Sono invarianti per le infrastrutture aeroportuali:

12.3.1.16 La funzione integrata con l’aereoporto di Firenze dell’aeroporto di Pisa, nell’ambito dell’aeroportualità nazionale .

Sono invarianti per le infrastrutture idroviarie:

12.3.1.17 la funzione di darsena e via d’acqua della Darsena Pisana e del Canale dei Navicelli (Pisa) per trasporto delle merci e delle persone anche nella prospettiva della riapertura dell’incile;

12.3.1.18 la funzione diportistica del costruendo porto turistico di Marina di Pisa e degli approdi verdi;

12.3.1.19 la funzione di via d’acqua storica nel trasporto di persone e merci del fiume Arno e del Serchio per finalità esclusivamente ricreative o di studio e ricerca;

Sono invarianti per le infrastrutture ciclabili:

12.3.1.20 la funzione di mobilità alternativa urbana ed extra-urbana e la funzione ricreativa del Sistema di percorsi cicloturistici della Pianura Pisana;

12.3.1.21 per la rete viaria minore la funzione paesaggistica della rete minore anche ai fini ricreativi (rete sommersa ciclabile);

12.3.2 Infrastrutture tecnologiche

Sono invarianti, per la rete di trasporto energia:

12.3.2.1 la funzione di assicurare l’approvvigionamento di energia per le esigenze insediative residenzi ali, produttive e per servizi, attraverso l’incremento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili (principalmente fonti endogene, ma anche fonti da biomassa, fonte solare ed eolica) e la produzione , trasformazione e la distribuzione di energia elettrica nel rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici e delle distanze di sicurezza dagli impianti .

Sono invarianti, per la rete degli acquedotti:

12.3.2.2 la funzione di approvvigionamento e distribuzione funzionale alle esigenze insediative e produttive nel rispetto della disponibilità della risorsa acqua.

Sono invarianti, per la rete fognaria, associata agli impianti di depurazione:

12.3.2.3 la funzione di depurazione, riciclo e smaltimento.

Sono invarianti, per la rete telematica:

12.3.2.4 la funzione di assicurare la veicolazione di dati immateriali a servizio degli insediamenti e dei servizi d’interesse sovracomunale, anche per ridurre la necessità di spostamento delle persone.