Statuto del Territorio del Piano Strutturale

Art. 59.2 Disposizioni per il territorio urbanizzato

Art. 59.2.1 – disposizioni per l’Insediamento di Tosi- N.2

1. La perimetrazione della frazione ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014 contiene al suo interno il nucleo storico originario comprendente la Chiesa di Sant’Andrea

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste” nell’ambito delle definizioni dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee del PIT.

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al sistema insediativo di Tosi appartenente all’UTOE 2:

  • - prevedere l’aggiornamento e completamento della classificazione degli edifici storici al fine di assicurarne la tutela dei valori storico/architettonici e testimoniali.
  • - contenere una specifica disciplina finalizzata all’uso e valorizzazione del Bosco Parco.
  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - attuare strategie per il potenziamento delle attività produttivo/artigianali e sviluppo di attività per la loro valorizzazione;
  • - sostituire gli edifici produttivi dismessi con edifici utili ad ospitare funzioni civiche o destinate alla collettività o funzioni ambientali;
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla densificazione del tessuto urbano;
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata;
  • - attuare strategie di rilocalizzazione della attività produttive incompatibili in aree dedicate alla produzione (APEA).

Art. 59.2.2 – disposizioni per l’Insediamento di Donnini- N.3

1. La perimetrazione del centro abitato, ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014, comprende anche l’invaso artificiale di proprietà dell’Amministrazione comunale in quanto facente parte della struttura urbana e caratterizzante paesaggisticamente la frazione.

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste” nell’ambito delle definizioni dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee del PIT.

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al sistema insediativo di Donnini appartenente all’UTOE 2:

  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - attuare strategie per il potenziamento delle attività produttivo/artigianali esistenti e sviluppo di attività per la loro valorizzazione;
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla riqualificazione del margine urbano;
  • - valorizzare il parco urbano di proprietà comunale;
  • - migliorare il margine a valle dell’edificato associato alla definizione di una nuova viabilità di collegamento in sintonia con le strategie della conferenza di copianificazione di cui al successivo art.65;
  • - prevedere interventi mirati alla rigenerazione urbana, da attuare nelle aree appositamente indicate nella tav.13 e secondo quanto disposto al successivo art.64
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata.
  • - Prevedere una specifica disciplina finalizzata all’uso e valorizzazione del laghetto post a sud dell’abitato

Art. 59.2.3 – disposizioni per gli Insediamenti di Cancelli-Poggio ai Giubbani- N.4

1. Le due frazioni sono state oggetto di specifica perimetrazione ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014.

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste” nell’ambito delle definizioni dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee del PIT.

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti ai sistemi insediativi di Cancelli-Poggio ai Giubbani appartenenti all’UTOE 2:

  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla densificazione del tessuto urbano, contemperandole ambientalmente con la presenza del torrente Chiesimone;
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata.

Art. 59.2.4 – disposizioni per l’Insediamento di Pietrapiana- N.5

1. La perimetrazione della frazione ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014 esclude il nucleo storico originario comprendente la Chiesa di Sant’Agata, essendo lo stesso al margine dell’abitato pur costituendone comunque l’elemento maggiormente caratterizzante oltre che di valore architettonico e paesaggistico. Per esso il PO deve procedere all’aggiornamento e completamento della classificazione degli edifici storici al fine di assicurarne la tutela dei valori storico/architettonici e testimoniali.

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste”

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al sistema insediativo di Pietrapiana appartenente all’UTOE 2:

  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla densificazione del tessuto urbano;
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - attuare strategie per il potenziamento delle attività produttivo/artigianali e sviluppo di attività per la loro valorizzazione;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata.

Art. 59.2.5 – disposizioni per l’Insediamento di San Donato in Fronzano- N.6

1. La perimetrazione della frazione ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014 contiene al suo interno il nucleo storico originario della Chiesa di San Donato. Per esso il PO deve procedere all’aggiornamento e completamento della classificazione degli edifici storici al fine di assicurarne la tutela dei valori storico/architettonici e testimoniali.

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste” nell’ambito delle definizioni dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee del PIT.

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al sistema insediativo di San Donato in Fronzano appartenente all’UTOE 2:

  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - sostituire gli edifici produttivi dismessi con edifici utili ad ospitare funzioni civiche o destinate alla collettività o funzioni ambientali;
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla densificazione del tessuto urbano;
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata;
  • - attuare strategie per il potenziamento dell’insediamento produttivo/artigianale del settore alimentare e sviluppo di attività per la loro valorizzazione.

Art. 59.2.6 – disposizioni per l’Insediamento di Reggello-Cascia- N.7

1. L’UTOE comprende oltre al Capoluogo, Reggello, la frazione di Cascia che con l’attuazione delle previsioni del precedente PS ha di fatto saldato due realtà urbane costituendone una unica che comprende nella sua parte centrale importanti attrezzature pubbliche. La perimetrazione ai sensi dell’art. 4 della l.r.65/2014, ricomprende al suo interno i nuclei storici originari costituitisi intorno alla Pieve di San Pietro a Cascia, di San Michele a Caselli e di San Iacopo a Reggello. Per essi il PO deve procedere all’aggiornamento e completamento della classificazione degli edifici storici al fine di assicurarne la tutela dei valori storico/architettonici e testimoniali.

2. L’insediamento è ascrivibile alla tipologia morfologica “T.R.6 Tessuto a tipologie miste” nell’ambito delle definizioni dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee del PIT.

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al sistema insediativo di Reggello-Cascia appartenente all’UTOE 2:

  • - ridefinire la struttura “ordinatrice” ed il ruolo degli spazi pubblici e del connettivo aumentandone la dotazione e la qualità;
  • - migliorare l’accessibilità del sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - riprogettare il margine urbano con interventi di mitigazione paesaggistica (costruire permeabilità tra spazio urbano e aperto, migliorare i fronti urbani verso lo spazio agricolo, progettare percorsi di connessione/attraversamento, collocare fasce alberate);
  • - attuare strategie per il potenziamento delle attività produttivo/artigianali e sviluppo di attività per la loro valorizzazione;
  • - sostituire gli edifici produttivi dismessi con edifici utili ad ospitare funzioni civiche o destinate alla collettività o funzioni ambientali;
  • - incentivare il superamento dei fenomeni di degrado urbanistico ed architettonico attivando occasioni per rivalutare il patrimonio edilizio contemporaneo con strategie mirate alla densificazione del tessuto urbano;
  • - ricorrere a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - prevedere la costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero;
  • - favorire la depermeabilizzazione della superficie asfaltata;
  • - prevedere interventi mirati alla rigenerazione urbana, da attuare nelle aree appositamente indicate nella tav.13 e secondo quanto disposto al successivo art.64
  • - attuare strategie di rilocalizzazione della attività produttive incompatibili in aree dedicate alla produzione (APEA);

4. Per il sistema insediativo di Reggello-Cascia il PS stabilisce la presenza di massimo due nuove medie strutture di vendita ai sensi della l.r. 62/2018 e smi.

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:53