Statuto del Territorio del Piano Strutturale

Art. 27 Sistema Territoriale Montano

1. Il PIT, al fine di preservare l'alto valore naturalistico e paesistico dei territori montani, prevede il mantenimento degli ambienti agro-silvo-pastorali anche attraverso forme di sostegno economico con azioni mirate alla riattivazione di economie che contribuiscano alla loro tutela e valorizzazione. Il PS recepisce tali indirizzi e dispone che il PO e gli altri strumenti della pianificazione comunale attuino politiche di contrasto agli abbandoni colturali, favoriscano il riuso del patrimonio abitativo degli insediamenti montani e collinari, il miglioramento della viabilità esistente e dei servizi di trasporto, l'offerta di servizi alle persone e alle aziende agricole. Devono essere inoltre evitati nuovi processi di artificializzazione per l'installazione di ripetitori e devono essere promossi interventi di riqualificazione delle infrastrutture esistenti incoerenti con il paesaggio.

2. Conseguentemente il PS stabilisce per il PO e gli altri strumenti della pianificazione comunale che siano assicurati:

  • - la tutela dei valori storico-architettonici e identitari del sistema dei complessi religiosi, costituiti dai complessi edilizi delle antiche pievi per i quali il PO integra il Quadro Conoscitivo individuando tutti gli edifici di interesse storico, architettonico e tipologico da tutelare dei quali deve contenere una puntuale classificazione ai sensi della lr 65/2014 e una specifica disciplina che ne assicuri la conservazione. In tale classificazione sono comprese le cappelle, i tabernacoli e gli altri elementi storici di carattere religioso presenti anche lungo la viabilità secondaria;
  • - particolare attenzione ai fini della conservazione e della valorizzazione del complesso monumentale, soggetto a vincolo ministeriale, del Monastero di Vallombrosa, introducendo per esso anche funzioni di carattere culturale, formativo, turistico, che ne assicurino l'uso sostenibile e la fruizione dei valori storici, paesaggistici e ambientali presenti;
  • - la puntuale classificazione, ai sensi della l.r. 65/2014, del patrimonio edilizio, dei giardini storici e degli elementi di arredo urbano presenti nel centro di Saltino, cos&igrave come perimetrato negli elaborati del PS ai sensi dell'art.4 della suddetta legge. Per esso il PO deve contenere una specifica disciplina che assicuri la conservazione degli elementi storici e architettonici presenti e nel contempo preveda la riqualificazione degli edifici e delle parti in abbandono e da recuperare, della infrastrutturazione, dei percorsi pedonali e dell'arredo urbano, con specifico riferimento alla funzione ricettiva e agli obiettivi di qualità da conseguire per poter promuovere adeguate politiche di attrattività finalizzate anche al prolungamento della stagione turistica. Per l'intera area il PO individua le modalità per la riqualificazione in forma unitaria dell'intero insediamento;
  • - inoltre, al fine di salvaguardare gli elevati valori identitari e paesistici dei paesaggi montani e contrastare i fenomeni di marginalizzazione e abbandono dei piccoli nuclei presenti nel territorio rurale, la loro riqualificazione e valorizzazione in chiave multifunzionale, sviluppando forme di integrazione con le attività agrosilvo-pastorali, favorendo l'introduzione di attività che coniughino competitività economica con ambiente e paesaggio. A tal fine il PO deve prevedere specifiche azioni indirizzate a preservare, ove possibile, le colture tradizionali e i terrazzamenti, contrastando l'espansione del bosco, costituendo forme innovative per riabitare la montagna e promuovere la cultura locale quali alberghi diffusi, villaggi ecologici, forme di cohousing4, agriturismi, potenziando l'offerta di servizi alle persone e alle aziende agricole;
  • - favorire il potenziamento di una rete di fruizione lenta del territorio, valorizzando viabilità minore e sentieri esistenti, qualificando nuclei storici e borghi rurali come nodi e punti di sosta di un sistema di itinerari.

3.In ambito forestale il PS contiene azioni volte a assicurare la conservazione degli importanti complessi forestali montani, con particolare riferimento alle faggete, alle abetine, ai boschi misti di faggio e abete, alla Riserva Statale di Vallombrosa e all'ANPIL della Foresta di S. Antonio, il miglioramento della gestione dei boschi, il recupero della coltura tradizionale dei castagneti da frutto compresa la viabilità di servizio e i manufatti legati alla "civiltà della castagna" (mulini e seccatoi). A tal fine il PO deve prevedere interventi rivolti ad assicurare una densità faunistica sostenibile, con particolare riferimento agli ungulati, al fine di prevenire i danni alle colture arboree in fase di impianto, ai boschi in rinnovazione ed alla biodiversità negli ambienti forestali.

Il PS favorisce la gestione forestale sostenibile finalizzata a migliorare la multifunzionalità dei boschi, compresa la funzionalità economica di assorbimento di CO2, a limitare la diffusione delle specie alloctone infestanti. Il PO deve prevedere le casistiche di eccezionalità di trasformazione delle aree boscate al fine di perseguire le finalità e gli obiettivi del PS.

4. Il PO deve prevedere il ripristino degli impianti sciistici del Monte Secchieta e relative attrezzature definite come "Zona F2" nel previgente PS, con materiali e dimensioni compatibili con il contesto ambientale e paesaggistico, finalizzati prioritariamente alla realizzazione di un campo scuola per l'attività sportiva dello sci e relative attrezzature. Tale ripristino deve comprendere il Rifugio e le altre eventuali attrezzature associate all'impianto sportivo. Si prescrive che in fase attuativa sia valutato che il progetto di ripristino di tali impianti non contrasti con i caratteri del SIR "Pascoli montani e cespuglietti del Pratomagno" che devono essere tutelati.

5. Si prescrive di individuare la zona a vincolo militare nella quale sono presenti le antenne di competenza e i limitrofi impianti dei ripetitori radio-TV e telefonia mobile presenti sul Monte Secchieta. Gli eventuali adeguamenti devono essere effettuati in modo tale da non incrementare l'impatto che essi costituiscono sull'ambiente e sul paesaggio.

4complesso di abitazioni private con spazi e servizi collettivi

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:53