Statuto del Territorio del Piano Strutturale

Art. 26 Caratteri generali

Il sistema insediativo di Reggello è ripartito essenzialmente nei due sistemi territoriali di collina e di pianura così come individuati dal PS, in quanto il Sistema Montano presenta aspetti legati alle peculiarità funzionali dei due insediamenti di Vallombrosa e Saltino. La struttura degli Abachi del Piano paesaggistico considera il territorio di Reggello appartenente al "Morfotipo insediativo lineare a dominanza infrastrutturale multimodale". Questo morfotipo in realtà caratterizza solo la parte pianeggiante del suo territorio lungo il corso dell'Arno e l'asse infrastrutturale di rilevanza nazionale (Autostrada e ferrovia) parallelo al fiume e corrispondente al Sistema Territoriale di Pianura del PS.

La gran parte del territorio, compresa dal PS nel Sistema Territoriale di Collina, è caratterizzata da un sistema insediativo storico, costituito da borghi e piccoli e medi centri, sorti generalmente lungo la viabilità principale di crinale che segue l'andamento morfologico delle colline plioceniche e che costituisce un carattere identitario ancora riconoscibile. A seconda della densità dell'insediamento rurale storico e del tipo di colture che caratterizzano i rilievi collinari, la consistenza della maglia viaria che connette i centri si dirada o si infittisce proprio come avviene nel Chianti e per queste motivazioni il PS assume, per il Sistema Territoriale di Collina, anche alcune delle regole riferite al "Morfotipo insediativo policentrico a maglia del paesaggio storico collinare" che il PIT individua per l'articolazione territoriale del Chianti. Con tale articolazione il Sistema Territoriale di Collina condivide non solo l'origine storica e i caratteri orografici ma anche il carattere policentrico e la definizione del paesaggio agrario, fortemente caratterizzato nel tempo dalla struttura mezzadrile.

L'evoluzione dei sistemi insediativi è stata accompagnata dalla proliferazione di morfotipi urbani con l'introduzione di funzioni estranee al contesto rurale, con tipi edilizi standardizzati e di bassa qualità architettonica. Essi hanno comportato la necessità di nuova viabilità e parcheggi per i quali sono stati adottati modelli urbani che hanno alterato le relazioni storiche tra insediamenti, con tipologie urbanistiche che marginalizzano gli spazi pubblici e in generale con bassa qualità ambientale e paesaggistica delle urbanizzazioni, oltre al dissolvimento dei margini urbani nella campagna urbanizzata.

Il PS per la riqualificazione dell'invariante persegue la riaffermazione del valore del sistema insediativo policentrico storico, evitando la saldatura fra gli insediamenti, la definizione dei confini delle aree urbane e periurbane rispetto al territorio rurale con la conseguente tutela del suolo agricolo, evitando ulteriori forme invasive di urbanizzazioni con caratteri urbani. Il PS contiene inoltre indirizzi e criteri affinché il PO individui regole per la riqualificazione dei tessuti urbani, con particolare attenzione alle parti periferiche e alle urbanizzazioni contemporanee, per la dotazione di spazi e servizi pubblici connessi con le parti storiche, per un'articolazione dei sistemi funzionali che offrano al sistema insediativo nel suo complesso opportunità di sviluppo e valorizzazione.

Per individuare il perimetro del territorio urbanizzato ai sensi dell'art.4, commi 2, 3 e 4, della LR 65/2014, il PS ha tenuto conto delle "Indicazioni metodologiche per l'applicazione della carta alla perimetrazione del territorio urbanizzato alla scala comunale" di cui all'Abaco dell'Invariante strutturale del PIT "Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi urbani e infrastrutturali".

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:53