Statuto del Territorio del Piano Strutturale

Art. 20 Sistema Territoriale di Collina (comprensivo dei terrazzi del Valdarno Superiore)

Sono inseriti in tale sistema territoriale porzioni di territorio, per lo più, riconducibili ai seguenti sistemi morfogenetici del PIT: margine (MAR), collina dei bacini neoquaternari a litologie alternate (CBAt), collina su depositi neoquaternari con livelli resistenti (CBLr), collina calcarea (Cca), collina a versanti dolci sulle unità liguri (CLVd) e collina a versanti dolci sulle unità toscane (CTVd), (vedi Tavola 11 Invarianti strutturali).

  • - Al fine della prevenzione del rischio geomorfologico devono essere evitati gli interventi di trasformazione che comportino alterazioni permanenti della natura del suolo e del deflusso superficiale.
  • - Deve essere evitata l'espansione delle colture arboree di pregio su suoli argillosi se non si introducono misure idonee di carattere agronomico e idraulico che evitino il riversamento di deflussi e acque di drenaggio su suoli argillosi adiacenti.
  • - Devono essere favorite le gestioni agro-silvo-pastorali che prevengono e riducono gli impatti sull'idrologia, l'erosione del suolo e la forma del rilievo stesso.
  • - Devono essere evitati ulteriori modellamenti meccanici delle forme di erosione intensa.
  • - Deve essere mantenuta la struttura degli insediamenti congrua alla struttura geomorfologica, privilegiando in particolare l'insediamento sommitale e il mantenimento dei rapporti strutturali tra insediamento sommitale e campagna sui versanti.
  • - Deve essere limitato il consumo di suolo per salvaguardare i caratteri qualitativi e quantitativi delle risorse idriche.
  • - Deve essere coniugata l'attitudine alle colture di pregio con la protezione del suolo e delle falde acquifere.
  • - Devono essere favorite tecniche di impianto e gestione delle colture indirizzate alla prevenzione dell'erosione del suolo e dell'aumento dei deflussi superficiali.
  • -Deve essere favorita una gestione agricola che tenga conto del potenziale naturale dei suoli da preservare, tutelare e potenziare e della necessità di tutela delle falde acquifere.
  • - Devono essere evitati estesi rimodellamenti delle morfologie associati agli impianti di colture intensive.
  • - Devono essere evitati gli interventi che riducono l'infiltrazione dell'acqua, in particolare l'impermeabilizzazione del suolo, e che comportano la riduzione prolungata della copertura forestale.
  • - Devono essere altres&igrave evitati interventi sulla viabilità minore che possono destabilizzare i versanti, favorendo invece quelli che recuperano o migliorano l'assetto idrogeologico del territorio.
Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:53