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Art. 5 Obiettivi di Piano

5.1 In relazione a quanto disposto dall’art.20 comma 2 del D.lgs 267/2000, dall’art.1 della L.R.1/2005 e succ. mod. e integrazioni e dalla disciplina del P.I.T., il Piano Territoriale di Coordinamento, persegue i seguenti obiettivi generali:

  • a) la tutela dell'integrità fisica ed il superamento delle situazioni di rischio ambientale;
  • b) la tutela e la valorizzazione dell’identità culturale del territorio;
  • c) lo sviluppo equilibrato, integrato e sostenibile del territorio, in coerenza con il quadro conoscitivo delle risorse, che fa parte integrante del P.T.C.;
  • d) il miglioramento della qualità della vita ed il perseguimento di pari opportunità di vita per tutti i cittadini;
  • e) la valutazione preventiva degli effetti territoriali ed ambientali di ogni atto di governo del territorio e la massima sinergia tra i diversi livelli di pianificazione;
  • f) l’integrazione delle politiche di settore, territoriali, ambientali, culturali, economiche e sociali.

Tali obiettivi sono assunti come condizioni di ogni scelta di trasformazione fisica e funzionale.

5.2 A tale fine promuove, anche attraverso il coordinamento dei piani di settore provinciali e dei piani strutturali e in assenza del piano strutturale, degli altri strumenti di pianificazione comunale,

- l’ uso sostenibile delle risorse essenziali

- la conoscenza, conservazione, la valorizzazione ed il recupero delle risorse naturali, del paesaggio, delle città e degli insediamenti di antica formazione, degli elementi della cultura materiale;

- la riqualificazione formale e funzionale degli insediamenti consolidati e di recente formazione, in particolare, delle aree produttive di beni e di servizi, e l’integrazione, razionalizzazione e potenziamento delle reti infrastrutturali tecnologiche, comprese quelle telematiche;

- il riequilibrio della distribuzione territoriale e l’integrazione delle funzioni nel territorio, nel rispetto dei caratteri storico-insediativi, morfologici, paesaggistici, ambientali e socio- economici delle diverse aree;

- la valorizzazione delle specificità del territorio rurale e delle sue attività, anche a presidio del paesaggio

- il miglioramento dell’accessibilità al sistema insediativo e degli standard di sicurezza delle infrastrutture viarie di trasporto, il completamento dei principali itinerari di trasporto e l’integrazione funzionale tra le diverse modalità di trasporto e reti di servizi.

Art. 6 Elaborati costitutivi: quadro conoscitivo ed elaborati di Piano

6.1 Il P.T.C. si compone di :

  • a) il quadro conoscitivo
  • b) gli elaborati del Piano, costituiti da:
    • 1. relazione generale
    • 2. norme
    • 3. elaborati di progetto
    • 4. documento di valutazione degli effetti ambientali
    • 5. documento di valutazione d’incidenza

le tavole del P.T.C. sono state elaborate su supporto informatico e la scala di elaborazione dei dati relativa a ciascuna delle tavole informatizzate è specificata nella Relazione. La restituzione delle tavole ai soli fini del deposito e della pubblicazione del piano è in generale alla scala 1:80.000 , salvo le tavole con stralci di maggiore o differente dettaglio, per le quali sono in ogni caso specificate le scale utilizzate.

a) Quadro c

Il quadro conoscitivo del P.T.C. è in relazione biunivoca con gli obiettivi specifici per perseguire lo sviluppo sostenibile nei sistemi territoriali locali e quindi con le discipline delle invarianti, dei sistemi funzionali e con le discipline per la sostenibilità dello sviluppo e la strategia dello sviluppo delle risorse .

Compongono il quadro conoscitivo e fanno parte integrante e sostanziale del P.T.C.:

  • • i documenti,e le tavole di seguito elencati :
  • • Tav.Q.C.1 il sistema sanitario,
  • Tav.Q.C.2 il sistema della didattica e della ricerca,
  • Tav.Q.C.3 il sistema della cultura e delle stratificazioni insediative,
  • Tav.Q.C.4 il sistema della grande e media distribuzione commerciale,
  • Tav.Q.C.5 a il sistema delle aree produttive di beni e di servizi,
  • Tav.Q.C.5 b il sistema delle aree produttive di beni e di servizi – articolazione tipologica - esemplificazione su alcuni ambiti di indagine,
  • Tav.Q.C.6 il sistema turistico ricettivo,
  • Tav.Q.C.7a Risorse agro-ambientali - la potenzialità agricola dei suoli e patrimonio edilizio rurale d’interesse tradizionale,
  • Tav.Q.C.7b Risorse agroambientali - le aree aree vocate alla produzione di vini a denominazione di origine controllata D.O.C.e D.O.C.G. e le aree tartufigene,
  • Tav.Q.C.7c Risorse agroambientali –Uso del suolo,
  • Tav.Q.C.7d Risorse agroambientali – La risorsa idrica,
  • Tav.Q.C.7e.1 Risorse agroambientali – il sistema vegetazionale,
  • Tav.Q.C.7e.2 Risorse agroambientali – Il sistema vegetazionale del Monte Pisano,
  • Tav.Q.C.7f Risorse agroambientali – Carta della biodiversità rilevata,
  • Tav.Q.C.7g Risorse agroambientali – Aziende agricole per classe di S.A.U.,
  • Tav.Q.C.7h Risorse agroambientali – La mano d’opera agricola ,
  • Tav.Q.C.8a reti infrastrutturali: infrastrutture viarie e ferroviarie,
  • Tav.Q.C.8 b reti infrastrutturali: linee elettriche di alta tensione, vapordotti,
  • Tav.Q.C.9 il sistema dello sport,
  • Tav.Q.C.10 il sistema dei vincoli paesaggistici,
  • Tav.Q.C.11 il vincolo idrogeologico,
  • Tav.Q.C.12 siti d’interesse minerario, mineralogico e paleontologico, grotte ed aree carsiche,
  • Tav.Q.C.13 concessioni minerarie per le acque minerali
  • Tav.Q.C.14 la viabilità storica (parziale),
  • Tav.Q.C.15 Condizioni di fragilità ambientale del territorio,
  • Tav.Q.C.16 le industrie a rischio d’incidente rilevante,
  • Tav.Q.C.17 il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti,
  • Tav.Q.C.18 gli istituti faunistico venatori.
  • Tav.Q.C.19 il sistema ambientale.
  • Tav.Q.C.20 il piano della protezione civile - aree per l’ammassamento dei soccorritori e delle risorse,
  • Tav.Q.C.21 le previsioni localizzative derivanti da intese di cui all’art.81 D.P.R.616/77 e art. 25 L. 210/85,
  • Tav.Q.C.22a Limiti di operatività dei piani di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) dei bacini del fiume Arno, del Serchio e del bacino Toscana Costa,
  • Tav.Q.C.22b Documentazione sussidiaria al quadro conoscitivo della pericolosità geomorfologia. 3
  • Tav.Q.C.22c Documentazione sussidiaria al quadro conoscitivo della pericolosità idraulica,4
  • Tav.Q.C.22d Carta geologica5,
  • Tav.Q.C.22 e Carta geomorfologia6,
  • Tav.Q.C.23 i sistemi territoriali di programma regionali e i sistemi economici locali nel territorio provinciale,
  • Doc.Q.C.1 Il sistema demografico e la produzione edilizia,
  • Doc.Q.C.2 Rilievi di flussi di traffico,
  • Doc.Q.C.3 Monitoraggio e controllo dell’impatto elettromagnetico prodotto dalle linee ad alta tensione esistenti sul territorio della provincia di Pisa,
  • Doc.Q.C.4a, La vegetazione del Monte Pisano,
  • Doc.Q.C.4b, Gli alberi monumentali della provincia di Pisa,
  • Doc.Q.C.5a Analisi delle conoscenze faunistiche della provincia di Pisa,
  • Doc.Q.C.5b La flora della provincia di Pisa –Aspetti corologici e biogeografici,
  • Doc.Q.C.6 S.I.R. in Provincia di Pisa – Schede,
  • Doc.Q.C.7 Siti di interesse minerario e mineralogico della Provincia di Pisa7
  • Doc.Q.C.8 Siti di interesse paleontologico della provincia di Pisa8
  • Doc. Zone umide Artificiali – Analisi e caratterizzazione dei siti del Valdarno in Provincia di Pisa

Gli ulteriori documenti costituiti da:

  • - gli atti di pianificazione, programmazione e di indirizzo settoriale con effetti sulle risorse territoriali elaborati dalla Provincia in attuazione di leggi e regolamenti;
  • - la Relazione sullo stato dell’ambiente elaborate nell’ambito di Agenda 21 per i S.E.L della Valdera, Area Pisana, zona del Cuoio e Val di Cecina9,
  • - Autorità d’Ambito Area Pisana A.T.O.3-Piano industriale di gestione dei rifiuti (L.R.25/98 Art.27)10,
  • - Il piano stralcio di assetto idrogeologico ( P.A.I.) del Piano del bacino nazionale dell’Arno e succ. mod. e int.
  • - Il piano stralcio di assetto idrogeologico ( P.A.I.) del piano del bacino regionale Toscana Costa e succ. mod. e int.
  • - Il piano stralcio di assetto idrogeologico ( P.A.I.) del Piano del bacino regionale sperimentale del fiume Serchio e succ. mod. e int.
  • - Il Piano della Tutela delle Acque e succ. mod. e int.
  • - Il Piano del Parco regionale naturale di Migliarino S.Rossore e Massaciuccoli11
  • - Piano di Ambito Territoriale Ottimale n.2 Basso Val d’Arno (A.T.O.n.2);
  • - Piano di Ambito Territoriale Ottimale n.5 Toscana Costa (A.T.O.n.5)
  • - i principali atti di pianificazione, programmazione ed indirizzo settoriale in relazione alle risorse territoriali, assunti dalla Regione in attuazione di leggi o del PRS, ai sensi dell’art.2 del P.I.T., ivi comprese le intese istituzionali del 08.07.2002 tra Regione Toscana e le Province di Pisa, Massa-Carrara, Lucca e Livorno relative alla definizione dell’Area Vasta Costiera e successive;

Il quadro conoscitivo del P.T.C. contiene anche le intese di cui all’art.81 del D.R. 616/77 e successive modifiche ed integrazioni e gli accordi di programma per quanto producano effetti diretti sull’uso e la tutela delle risorse del territorio provinciale.

Il quadro conoscitivo è implementato dalle strutture tecniche della Provincia, che si avvalgono del Sistema Informativo Territoriale, anche attraverso l’inserimento di dati desunti dagli atti di programmazione di livello regionale, rilevanti a livello provinciale, dagli atti della pianificazione comunale, aventi interesse provinciale e dal monitoraggio dell’attuazione dei piani e programmi di settore provinciali.

Il semplice aggiornamento ed integrazione del quadro conoscitivo è approvato dal Consiglio Provinciale e non costituisce Variante al Piano Territoriale di Coordinamento.

b)3 Elaborati di progetto

  • Costituiscono gli elaborati di progetto le seguenti tavole:
  • Tav.P.1 i sistemi territoriali locali della Provincia,
  • Tav.P.2 il sistema funzionale integrato dei servizi d’interesse sovracomunale e i centri ordinatori,
  • Tav.P.3 articolazione del sistema funzionale delle aree produttive,
  • Tav.P 4a articolazione del sistema infrastrutturale della mobilità e degli interventi
  • Tav.P.4b articolazione del sistema infrastrutturale della mobilità e degli interventi -stralci nel sistema territoriale della pianura dell’Arno
  • Tav.P.4c articolazione del sistema infrastrutturale della mobilità e degli interventi -stralci nel sistema territoriale della pianura dell’Arno e delle Colline interne e meridionali
  • Tav.P.5 – soppressa - ,
  • Tav.P.6 il sistema ambientale,
  • Tav.P.7 Il territorio agricolo,
  • Tav.P.8 – soppressa -,
  • Tav.P.9 La vulnerabilità idrogeologica,
  • Tav.P.10 I Sistemi di Paesaggio
  • Tav.P.11 Modalità di gestione del sistema vegetazionale,
  • Tav.P.12 Le aree boscate e i limiti alle trasformazioni,
  • Tav.P.13 – soppressa -,
  • Tav.P.14 Aree ed elementi di rilevanza ecologica per la definizione della rete ecologica provinciale,
  • Tav.P.15 – soppressa -,
  • Tav P.16 Aree non idonee all’installazione degli impanti fotovoltaici a terra, di cui all’art.7 comma1 LR 11/2011 e succ mod e integrazioni
  • Doc.P.1. Il Programma degli interventi sulla rete stradale regionale e provinciale,
  • Doc.P.2. Metodologia per la gestione, l’incremento e la qualificazione del paesaggio vegetale, dei boschi e delle foreste,
  • Doc.P.3. Limiti di compatibilità con il funzionamento dell’antenna interferometrica Virgo.L’inquinamento dell’ambiente da vibrazioni, rumore acustico e campi elettromagnetici,

6.2 La Provincia per rendere coerenti le attività di programmazione e pianificazione dell’Ente con il P.T.C. ha istituito con Del C.P.n.222 del 10.11.2001 la Conferenza Interna dei Servizi , formata dai dirigenti dei servizi , con il compito di verificare la corrispondenza degli atti di programmazione settoriale con i contenuti del P.T.C. e di raccogliere i pareri dei servizi interessati nell’ambito delle procedure di formazione ed approvazione dei piani strutturali comunali.

La conferenza ha altres&igrave il compito di documentare lo stato di attuazione del P.T.C. e di riferire sull’efficacia delle disposizioni e sulle eventuali problematiche, emerse nel corso della gestione del P.T.C.stesso.

La Provincia, al fine di formulare contributi nell’ambito delle procedure di formazione dei piani strutturali., convoca appositamente la Conferenza Interna dei Servizi interessati.

3 L’atlante della pericolosità gemorfologica, costituente elaborato del P.T.C con Del.C.P.n.349/98 mantiene interesse documentario, trattandosi della prima sistematica ricognizione su tutto il territorio, con una metodologia uniforme, dei dissesti in atto o potenziali.

4 L’atlante della pericolosità idraulica, costituente elaborato del P.T.C. approvato con Del C.P.n.349/98, mantiene un interesse conoscitivo e documentario in quanto redatto con criteri omogenei su tutto il territorio provinciale, e sulla base di tempi di ritorno differenti rispetto a quelli individuati dai PAI delle Autorità di Bacino.

5 Consultabile nel sito internet: “http://sit.provincia.pisa.it/sisterims/html/geologia/indice geologia.htm”

6 Ibidem.

7 www.provincia.pisa.it

8 www.provincia.pisa.it

9 www.provincia.pisa.it

10 www.rete.toscana.it

Art. 7 Principi Statutari

7.1 Il quadro conoscitivo del P.T.C. concorre alla determinazione dello Statuto del territorio provinciale.

7.2 Lo statuto del territorio o statuto dei luoghi del P.T.C. contiene tutte le Invarianti del P.T.C. ovvero gli elementi cardine dell’identità dei luoghi e i principi condivisi, rappresentativi di valori non negoziabili relativi alle risorse territoriali.

7.3 Le invarianti del P.T.C. di Pisa sono quelle individuate nei due sistemi territoriali locali rispettivamente all’art.12 ed all’art.15 e relative alle differenti risorse e per i sistemi funzionali.

Fanno altres&igrave parte dello statuto provinciale gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico, soggetti a tutela ai sensi dell’art. 136 del D.Lgs 42/2004 e succ. mod. e int. e aventi rilievo sovracomunale, ai sensi della vigente legislazione, come identificati nella Tav. QC 10 e le ulteriori categorie rappresentate da: grotte e carsismi, aree d’interesse paleontologico e aree d’interesse minerario e mineralogico.

7.4 L’insieme delle invarianti, dei sistemi territoriali e funzionali, dei criteri per l’ utilizzazione delle risorse essenziali e i relativi livelli minimi e prestazionali di cui ai capi successivi del presente Titolo costituiscono lo statuto del territorio.