Norme Tecniche del Regolamento Urbanistico

Art. 1 CONTENUTI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO

1. Il Regolamento urbanistico, predisposto ai sensi dell'art. 55 della L.R. 01/20051, disciplina l’attività edilizia e urbanistica sull’intero territorio comunale, stabilendo le regole e le azioni per la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio insediativo e territoriale. A tale scopo specifica e conferisce efficacia operativa ai contenuti statutari del piano strutturale e a una parte significativa delle strategie in esso contenute, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile desumibili dalle norme vigenti in materia di governo del territorio.

2. Il Regolamento urbanistico contiene:

  • - la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti,
  • - la disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio.

3. La disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti individua e definisce:

  • - il quadro conoscitivo dettagliato ed aggiornato periodicamente del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente e delle funzioni in atto;
  • - il perimetro aggiornato dei centri abitati inteso come delimitazione continua che comprende tutte le aree edificate e i lotti interclusi;
  • - la disciplina dell’utilizzazione, del recupero e della riqualificazione del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, compresa la tutela e la valorizzazione degli edifici e dei manufatti di valore storico e artistico;
  • - le aree all’interno del perimetro dei centri abitati nelle quali è permessa l’edificazione di completamento o di ampliamento degli edifici esistenti;
  • - le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria nel rispetto degli standard di cui all’articolo 53 della L.R. 1/2005;
  • - la disciplina del territorio rurale
  • - la disciplina delle trasformazioni non materiali del territorio;
  • - la valutazione di fattibilità idrogeologica degli interventi anche ai fini del vincolo idrogeologico di cui alla L.R. 39/2000 in base all’approfondimento degli studi di natura idrogeologica, geologica ed idraulica;
  • - le aree e gli ambiti sui quali perseguire prioritariamente la riqualificazione insediativa.

4. La disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio individua e definisce:

  • - gli interventi di addizione agli insediamenti esistenti consentiti anche all’esterno del perimetro dei centri abitati;
  • - gli ambiti interessati da interventi di riorganizzazione del tessuto urbanistico;
  • - le infrastrutture da realizzare e le relative aree;
  • - il programma di intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche;
  • - la individuazione dei beni sottoposti a vincolo ai fini espropriativi;
  • - la disciplina della perequazione.

Art. 2 GLI OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE

1. Il Regolamento Urbanistico fa propri, specificandoli, gli obiettivi del Piano Strutturale vigente che risultano come elencati nella seguente tabella.

Obiettivi del Piano StrutturaleObiettivi specifici del regolamento Urbanistico
Coordinamento delle politiche a livello sovra-comunale OB.01 - Verificare e coordinare le strategie di gestione e trasformazione del territorio comunale da elaborare nel Piano con le politiche e le tendenze presenti nei comuni facenti parte della “Città intorno alla Vetta” (Castel del Piano, Arcidosso, Seggiano e Santa Fiora), nonché dei comuni facenti parte della Comunità Montana Amiata Grossetana. In particolare la verifica e il coordinamento dovranno essere sviluppati relativamente alle problematiche relative alle infrastrutture, ai servizi, alla Vetta dell’Amiata e al Polo Termale delle Bagnore
Sostenibilità dello sviluppo e risorse del territorio OB.02. - Garantire il livello di qualità dell'aria stabilito da leggi, decreti e norme in vigore subordinando gli interventi previsti dal R.U. al rispetto di tale livello.
OB.03. - La tutela della qualità e della quantità delle acque superficiali e di falda è assunta come obiettivo prioritario e condizionante per ogni intervento di trasformazione del territorio comunale. In particolare è assunto come obiettivo prioritario la tutela dell'acquifero dell'Amiata.
OB.04. - Tutelare l'integrità fisica del suolo favorendo la funzionalità e la manutenzione del reticolo idrografico superficiale, esigendo la massima fattibilità idrogeologica e geomorfologica degli interventi previsti e limitando l’uso di nuove superfici ai fini insediativi e produttivi.
OB.05. - Tutelare e relazionare, anche attraverso reti di connessione ecologica (corridoi biologici), le aree di protezione naturalistica (S.I.C., S.I.R., Aree protette) e più in generale tutelare la biodiversità del territorio comunale.
OB.06. - Tutelare le qualità paesaggistiche del territorio comunale elaborando le regole di compatibilità paesaggistica per ambiti omogenei di paesaggio che gli interventi di trasformazione dovranno rispettare
OB.07. - La sostenibilità dello sviluppo dovrà essere garantita, oltre che con norme di tutela passiva, anche con prescrizioni normative attive riguardanti il risparmio energetico (attraverso l'uso delle energie rinnovabili), il risparmio idrico (attraverso l'uso di tecnologie che consentano la limitazione dei consumi e il recupero idrico), la depurazione (attraverso l'uso di tecnologie a basso impatto come la fitodepuazione), lo smaltimento dei rifiuti (attraverso l'attivazione di sistemi di riciclaggio).
Identità del territorio OB.08. - Il Regolamento Urbanistico dovrà dettare le prescrizioni urbanistiche finalizzate alla qualificazione morfologica e funzionale dei centri abitati, alla tutela del patrimonio culturale, alla trasformazione ed al recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso:
  • - lo studio e l’analisi degli edifici presenti nel centro storico di Santa Fora;
  • - il potenziamento, la riorganizzazione e la riqualificazione dello spazio pubblico;
  • - la qualificazione formale del verde urbano e stradale;
  • - la qualificazione formale dei tessuti urbani esistenti;

OB.09. - Recupero della viabilità storica ancora esistenti o comunque ricostruibile cartograficamente (in particolare la viabilità presente al Catasto Leopoldino) all'interno della realizzazione di un sistema sentieristico per attività di tipo escursionistico esteso a tutto il territorio comunale ed in collegamento con la sentieristica della Comunità Montana.
OB.10. - Perseguire la qualità abitativa attraverso la:
  • - la realizzazione di adeguati servizi urbani, pubblici o di interesse pubblico estesi anche alle frazioni e ai nuclei abitati;
  • - il ricorso alla bioarchitettura e alla utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili;
  • - il contenimento delle zone caratterizzate da monofunzionalità residenziale a favore del mix funzionale nei tessuti urbani.

OB.11. - Tutela delle zone non edificate e scarsamente antropizzate del territorio comunale ai fini della conservazione della sua qualità paesaggistica, della sua identità culturale e della sua capacità di attirare attività produttive agricole e attività turistiche.
Sviluppo economico del territorio
OB.12. - Incremento dell’offerta di spazi per le attività produttive localizzati in maniera tale da rispettare le seguenti condizioni:
  • - ottimizzare lo sfruttamento della risorsa geotermica;
  • - minimizzare l'impatto del traffico "pesante" generato da tali localizzazioni sui centri abitati del territorio comunale;
  • - minimizzare l'impatto visivo delle strutture produttive da realizzare

OB.13. - Incremento dell’offerta di strutture ricettive privilegiando il recupero delle strutture esistenti anche di pregio architettonico e le nuove forme dell'accoglienza rurale complementare all'attività agricola.
OB.14. - Sviluppare il turismo puntando sulla valorizzazione delle risorse locali quali le risorse termali
Mobilità
OB.15. - Regolare il traffico di attraversamento dei centri abitati generato dalla viabilità provinciale proibendo la realizzazione di nuove costruzioni lungo tale viabilità e individuando, possibilmente, percorsi di attraversamento alternativi.
OB.16. - Valorizzare il ruolo della viabilità extraurbana quale infrastruttura di supporto per lo sviluppo del territorio rurale.
OB.17. - Perseguire la qualità della mobilità urbana attraverso:
  • - la riorganizzazione e qualificazione degli accessi urbani;
  • - il completamento e gerarchizzazione della rete viaria;
  • - la realizzazione di nuova viabilità a servizio delle espansioni urbane
  • - completamento e gerarchizzazione delle aree per la sosta veicolare;
  • - creazione di parcheggi veicolari prossimi, ma esterni, alle aree urbane centrali;
  • - creazione di raccordi pedonali tra parcheggi veicolari e aree urbane centrali

Art. 3 ELABORATI COSTITUTIVI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE

1. Il Regolamento Urbanistico del Comune di Santa Fiora è costituito dai seguenti elaborati. Tutti gli elaborati sono definiti sia in formato cartaceo che digitale.

Elaborati parte urbanistica

• Norme Tecniche di Attuazione

• Allegato A - Dimensionamento del regolamento Urbanistico

• Allegato B - Le visuali di pregio

• Allegato C - Schede Norma delle aree sottoposte ad Intervento Edilizio Diretto (I.E.D.)

• Allegato D - Schede Norma delle aree sottoposte a Piano Urbanistico Attuativo (P.U.A.)

• Allegato E - Schede Norma degli Interventi strategici del territorio rurale sottoposti a Progetto Unitario (P.U.)

• Allegato F - Schede di rilievo e classificazione del patrimonio edilizio esistente in territorio rurale

• Allegato G - Schede di rilievo e classificazione del patrimonio edilizio esistente del Centro Storico di Santa Fiora (Schede A)

• Allegato G - Schede di rilievo e classificazione del patrimonio edilizio esistente del Centro Storico di Santa Fiora (Schede B)

• Allegato G - Schede di rilievo e classificazione del patrimonio edilizio esistente del Centro Storico di Santa Fiora (Schede C-D-E)

• Tavole di Livello A: Disciplina dei suoli e degli insediamenti:

  • - Tav A-01: Quadrante nord - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-02: Quadrante nord-ovest - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-03: Quadrante nord-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-04: Quadrante sud-ovest - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-05: Quadrante sud-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-06: Quadrante sud - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-07: Bagnore - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-08: Santa Fiora- scala 1:2.000(base C.T.R.)
  • - Tav A-09: Marroneto- scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-10: Bagnolo - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-11: La Selva - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav A-12: Bagnore nord - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-13: Bagnore centro - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-14: Bagnore sud e San Bastiano - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-15: Santa fiora sud - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-16: Santa Fiora nord e marroneto ovest- scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-17: Marroneto est - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-18: Bagnolo ovest - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-19: Bagnolo est - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-20: Le Ville e case Fioravanti - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-21: La Selva - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-22: Nuclei urbani minori - scala 1:1.000 (base catastale)
  • - Tav A-23: Santa Fiora Centro Storico - scala 1:500 (base catastale)

• Tavole di Livello B: Il Patrimonio Edilizio Esistente:

  • - Tav B-01: Quadrante nord - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -02: Quadrante nord-ovest - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -03: Quadrante nord-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -04: Quadrante sud-ovest - scala 1:5.000(base C.T.R.)
  • - Tav B -05: Quadrante sud-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -06: Quadrante sud - scala 1:5.000(base C.T.R.)
  • - Tav B -07a: Bagnore - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -07b: Bagnore - scala 1:2.000 (base catastale)
  • - Tav B -08a: Santa Fiora- scala 1:2.000(base C.T.R.)
  • - Tav B -08b: Santa Fiora- scala 1:2.000 (base catastale)
  • - Tav B -09a: Marroneto- scala 1:2.000(base C.T.R.)
  • - Tav B -09b: Marroneto- scala 1:2.000 (base catastale)
  • - Tav B -10a: Bagnolo - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -10b: Bagnolo - scala 1:2.000 (base catastale)
  • - Tav B -11a: La Selva - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav B -11b: La Selva - scala 1:2.000 (base catastale)
  • - Tav B -12: Santa Fiora Schede Centro Storico - scala 1:500 (base catastale)

• Tavole di Livello C: Tutela delle Invarianti:

  • - Tav C-01: Quadrante nord - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -02: Quadrante nord-ovest - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -03: Quadrante nord-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -04: Quadrante sud-ovest - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -05: Quadrante sud-est - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -06: Quadrante sud - scala 1:5.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -07: Bagnore - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -08: Santa Fiora- scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -09: Marroneto- scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -10: Bagnolo - scala 1:2.000 (base C.T.R.)
  • - Tav C -11: La Selva - scala 1:2.000 (base C.T.R.)

Elaborati v.a.s. e valutazione d'incidenza

• Valutazione Intermedia e Rapporto Ambientale

• Studio per la Valutazione d'Incidenza Ambientale

Elaborati indagini geologiche

• Fattibilità geologica Relazione

• Schede di fattibilità;

• Dati di base;

• Relazione Geofisica e Grafici;

• Carte MOPS:

  • - Tav. G1a – UTOE Santa Fiora – scala 1:2000
  • - Tav. G1b – UTOE Bagnore – scala 1:2000
  • - Tav. G1c – UTOE Marroneto – scala 1:2000
  • - Tav. G1d – UTOE Bagnolo e Case Fioravanti – scala 1:2000
  • - Tav. G1e – UTOE Selva e San Bastiano – scala 1:2000

• Carte Pericolosità sismica:

  • - Tav. G2a – UTOE Santa Fiora – scala 1:2000
  • - Tav. G2b – UTOE Bagnore – scala 1:2000
  • - Tav. G2c – UTOE Marroneto – scala 1:2000
  • - Tav. G2d – UTOE Bagnolo e Case Fioravanti – scala 1:2000
  • - Tav.G2e – UTOE Selva e San Bastiano – scala 1:2000

• Carta delle frequenze fondamentali:

  • - TAV. G3 - scala 1:5000

• Carte della fattibilità:

  • - Tav. G4a UTOE - Santa Fiora – scala 1:2000
  • - Tav. G4b UTOE - Bagnore – scala 1:2000
  • - Tav. G4c UTOE - Marroneto – scala 1:2000
  • - Tav. G4d UTOE - Bagnolo – scala 1:2000
  • - Tav. G4e UTOE - Selva – scala 1:2000

Art. 4 VALIDITÀ

1. Le previsioni del RU relative alla gestione degli insediamenti esistenti e quelle delle trasformazioni non materiali del territorio sono valide a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 55, comma 1 della L.R. n. 1/2005.

2. Le previsioni del RU relative alle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio ed i conseguenti vincoli preordinati all’espropriazione di cui all’art. 55, comma 4, lett. g) della L.R. n. 1/2005 e s.m.i. perdono efficacia trascorsi cinque anni dal giorno della pubblicazione sul BURT della delibera di approvazione del RU, se entro tale termine non sono stati approvati i relativi progetti esecutivi.

3. Nel caso le trasformazioni di cui al comma precedente siano previsti all'interno di piani attuativi o all'interno di interventi comunque con obbligo di convenzionamento di iniziativa privata, le previsioni del RU perdono efficacia allorché entro cinque anni dall’approvazione dello stesso piano non sia stata stipulata la relativa convenzione o non abbiano formato un valido atto unilaterale d’obbligo a favore del Comune.

4. Le previsioni urbanistiche di cui sopra, una volta decadute, potranno:

  • - costituire oggetto di una apposita variante al Regolamento Urbanistico di validità quinquennale, che provvederà a confermarle nella precedente ubicazione ovvero, nel rispetto delle disposizioni del Piano Strutturale, a collocarle in luogo diverso;
  • - tornare nella disponibilità del Piano Strutturale in attesa che l’Amministrazione Comunale provveda, attraverso apposita variante al Regolamento Urbanistico con validità quinquennale, a disporne nuovamente la realizzazione.

5. Alla scadenza di ogni quinquennio dalla approvazione del Regolamento Urbanistico, l’Amministrazione Comunale redige un rapporto che ne accerta lo stato di attuazione e ne valuta gli effetti territoriali, ambientali, sociali, economici e sulla salute umana

Art. 5 POTERI DI DEROGA

1. Ai sensi dell’art. art. 54 della L.R. n. 1/2005 e s.m.i., la disciplina prevista dal RU può essere derogata allorché siano rispettate entrambe le seguenti condizioni:

  • - si operi nei limiti fissati dalle leggi e con esclusivo riferimento ai parametri dimensionali dell’intervento concernenti altezze, superfici, volumi e distanze;
  • - si operi per la realizzazione di interventi urgenti ammessi a finanziamento pubblico, finalizzati alla tutela della salute e dell’igiene pubblica, al recupero di condizioni di agibilità e accessibilità di infrastrutture e di edifici pubblici e privati, nonché alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, che si siano resi necessari in conseguenza di calamità naturali o catastrofi, o di eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo, rilevanti ai fini dell’attività di protezione civile.

2. Al fine del superamento delle barriere architettoniche potranno essere consentiti inserimenti fuori sagoma dei vani ascensori e rampe se compatibili con le caratteristiche architettoniche dell’edificio, anche in deroga ai parametri del Regolamento Urbanistico.

Art. 6 AREE NON PIANIFICATE

1. Le aree non pianificate sono quelle per le quali sia intervenuta la decadenza della disciplina pianificatoria, di cui al precedente art. 4 comma 2.

2. A dette aree si applicano le disposizioni di cui all’art. 63 della L.R. 1/2005, e pertanto:

  • - se esterne al perimetro aggiornato dei centri abitati, sono consentiti esclusivamente gli interventi previsti dalle presenti norme per i vari Ambiti delle zone rurali di cui agli articoli 108, 109 e 110;
  • - se interne al perimetro aggiornato dei centri abitati, sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo senza mutamento delle destinazioni d’uso.

3. Sono fatte salve le norme a tutela del suolo, dell’ambiente, dell’igiene, della sicurezza dei cittadini, del patrimonio storico, artistico e culturale.

Art. 7 RAPPORTO FRA REGOLAMENTO URBANISTICO E PIANO STRUTTURALE

1. Le soluzioni progettuali, le norme e le prescrizioni del Regolamento Urbanistico sottostanno e sono coerenti con quanto definito nel Piano Strutturale; in caso di discordanza tra i due piani urbanistici prevale la normativa del piano sovraordinato (il Piano Strutturale). In conseguenza di ciò il Regolamento Urbanistico dovrà conformarsi ad esso con specifica variante.

2. I tracciati della viabilità di nuovo impianto previsti nelle tavole del Piano Strutturale non individuano in dettaglio, come stabilito all'art. 3 delle Norme del P.S., la localizzazione del percorso bens&igrave individuano in maniera strategica una nuova percorrenza. Pertanto il R.U. potrà prevedere dei tracciati stradali che, nel rispetto della percorrenza strategica individuata dal P.S., si discostino in maniera anche sensibile da quelli previsti nella cartografia del P.S. stesso. I nuovi tracciati dovranno essere comunque coerenti con quanto stabilito nella Scheda 12 del P.T.C.

3. Ai sensi dell'art. 3 del Piano Strutturale i confini delle U.T.O.E. e delle altre zone previste nel R.U. e derivate dalla cartografia del P.S. potranno presentare delle modifiche rispetto ai confini nello stesso P.S. in conseguenza del salto di scala e del maggiore dettaglio cartografico che si ha nel passaggio fra i due piani.

4. Nel Regolamento Urbanistico, al fine di avere la certezza giuridica dei confini e dei limiti di zona, la zonizzazione delle aree urbane viene elaborata sulla base della cartografia catastale aggiornata al dicembre 2010.

Art. 8 PERIMETRO DEI CENTRI ABITATI

1. Nelle tavole del Regolamento Urbanistico. è individuato, ai sensi e per gli effetti del comma 2 lettera b) dell’art. 55 della L.R. 1/2005, il perimetro aggiornato dei centri abitati.

Art. 9 MISURE DI SALVAGUARDIA

1. A partire dall'adozione del Regolamento Urbanistico si applicano le misure di salvaguardia di cui all’art. 61 della L.R. 1/2005.

2. Per tutto il periodo di applicazione della salvaguardia il Comune sospende ogni determinazione sulle domande di Permesso di Costruire in contrasto con lo strumento della pianificazione territoriale o degli atti di governo del territorio adottati. E’ inoltre sospesa l’efficacia delle Segnalazioni Certificate di Inizio di Attività per le quali non sia decorso il termine dei venti giorni dalla presentazione. Tale sospensione opera fino all'entrata in vigore del R.U. e comunque non oltre tre anni dal relativo provvedimento di adozione.

3. L’entrata in vigore del Regolamento Urbanistico comporta, ai sensi dell’art. 15, comma 4, del D.P.R. 380/2001, la decadenza dei permessi a costruire o delle Segnalazioni Certificate di Inizio di Attività in contrasto con esso, salvo che i relativi lavori siano già iniziati e siano completati entro tre anni dalla data di inizio.

5. Le varianti ai permessi di costruire relativi ad edifici in corso di costruzione alla data di entrata in vigore del Regolamento urbanistico sono valutate:

  • - nel caso di varianti non essenziali, come definite all’art. 133 della L.R. 1/2005: con riferimento alla normativa urbanistica vigente al momento del rilascio dell’originario permesso di costruire;
  • - nel caso di varianti essenziali, come definite all’art. 133 della L.R. 1/2005: con riferimento alla normativa urbanistica vigente al momento del rilascio del permesso di costruire in variante.

6. In ogni caso è fatta salva la facoltà del richiedente di optare per l’applicazione della normativa urbanistica vigente al momento del rilascio del permesso di costruire in variante.

Ultima modifica Giovedì, 29 Giugno, 2023 - 08:19