Norme Tecniche del Regolamento Urbanistico

Art. 56 AMBITO DEL MONTE LABBRO E DEL TORRENTE CADONE

1. L'Ambito, definito ai sensi dell'art. 45 del Piano Strutturale il cui confine è individuato nelle tavole di Livello C con apposito segno grafico risulta caratterizzato:

  • - dal punto di vista morfologico da una serie di rilievi generalmente arrotondati e privi di fortissime pendenze; questi poggi sono separati da ampi solchi vallivi formati dal Fiume Fiora e dai suoi principali affluenti di destra (Potito e Putrido) e di sinistra (Cadone e Scabbia);
  • - da un punto di vista vegetazionale dalla presenza di una flora tipicamente mesofila (boschi misti di latifoglie decidue: cerro e rovere con ornello, carpino e nocciolo - pascolo: pascoli cespugliati a base di Spartium junceum, scopa puzzola) generata dalla natura dei terreni essenzialmente calcareo - argillosa (galestri).

2. La natura del terreno ha favorito, nell’ambito di questa unità, la riduzione a pascolo e a seminativo di parte della superficie forestale. Quest’ultima può essere suddivisa secondo l’altitudine nelle seguenti fasce vegetazionali:

  • - una fascia oltre gli 800 metri s.l.m. che vede sulle calcareniti del Monte Labbro la vegetazione di una grande varietà di specie arbustive ed erbacee;
  • - una fascia compresa tra i 600 ed gli 800 metri s.l.m. dominata dal cerro associato ad altre specie arboree ed arbustive come la roverella, il carpino, l’acero campestre, l’orniello, il nocciolo, la berretta del prete, il biancospino, il ciliegio selvatico, il corniolo, ecc..
  • - una fascia posta tra i 500 ed i 700 metri s.l.m. dominata dalla presenza della roverella associata all’acero campestre, al ginepro, alla rosa canina, alla fillirea, al lentisco, all’orniello, al cerro e al leccio, al pruno selvatico, al biancospino e alle ginestre.

3. Relativamente all’uso del suolo abbiamo due diverse destinazioni:

  • - La fascia prossima al Monte Labbro e immediatamente sotto i centri abitati ha una destinazione prevalentemente a prato-pascolo ed al coltivo con indirizzo cerealicolo;
  • - La zona verso il fiume Fiora ed i comuni di Roccalbegna e Semproniano è caratterizzata da vaste estensioni di bosco ceduo di cerro.

4. In generale l’insediamento umano all’interno dell’ambito paesaggistico è caratterizzato da una modesta presenza di case sparse che si diradano ulteriormente nella zona dove prevale il bosco di cerro.

5. Gli elementi di pregio paesaggistico da tutelare per l'Ambito del Monte Labbro e del torrente Cadone sono i seguenti:

  • - L’alternarsi dei prati-pascoli e dei coltivi cerealicoli e le sistemazioni antropiche connesse, tipo terrazzamenti e ciglionamenti, muri a secco, alberature e siepi di confine, opere di regimazione delle acque, forma dei campi, etc.
  • - Il bosco di cerro e rovella della zona meridionale.
  • - La vegetazione composta da arbusti ed erbacee varie della zona più prossima al monte Labbro.
  • - La vegetazione riparia prossima ad i corsi d’acqua.

6. La tutela degli elementi di pregio elencati al punto precedente si esercita attraverso la disciplina di cui al successivo Capitolo del presente Titolo.

Ultima modifica Giovedì, 29 Giugno, 2023 - 08:19