Statuto del Territorio del Piano Strutturale

Art. 58.1 Disposizioni per il territorio rurale

1.Nel territorio rurale dell’UTOE 1 è necessario ostacolare i processi di frammentazione fondiaria e, nel caso di deruralizzazioni, i confini devono seguire i limiti naturali evitando il ricorso a recinzioni per mantenere la continuità delle aree di pertinenza dei fabbricati con il territorio rurale aperto, mantenere in efficiente stato di manutenzione la rete scolante superficiale, mantenere la copertura vegetale permanente sulle aree coltivate con pendenze maggiori del 30%, prevedere il mantenimento e/o incremento delle formazioni vegetali non produttive (formazioni riparali, siepi, alberature isolate e macchie di bosco) e prevedere il recupero e mantenimento degli edifici rurali. Gli interventi nelle aree boscate dovranno essere in accordo alla normativa di settore L.R. 39/00 e suo regolamento attuativo DPGR 48/r/2003.

2. Sono obiettivi del PSI del territorio rurale dell’UTOE 1:

  • - la salvaguardia e la riqualificazione paesaggistica delle visuali e dei percorsi panoramici, mediante la conservazione dei rapporti visivi e dei coni di visuale, per la fruibilità del panorama e con la rimozione o mitigazione dei fattori di degrado visivo;
  • - la salvaguardia e la qualificazione delle aree rurali, delle aree boscate e dei corsi d’acqua che possono svolgere funzioni di collegamento ecologico tra la montagna e la pianura;
  • - promozione e valorizzazione dell’agricoltura tradizionale come presidio paesaggistico, mediante la promozione delle piccole produzioni di qualità, anche part-time, delle attività connesse e integrative della conduzione dei fondi;
  • - la valorizzazione dell’agricoltura eseguita con tecniche da agricoltura Integrata, Biologica e Biodinamica, integrandola con tutti gli ambiti dell'economia locale, attraverso una pianificazione integrata;
  • - evitare i processi di frammentazione fondiaria favorendo la coesione e la partecipazione degli attori della filiera agricola a preservando l'ambito territoriale mediante uso di tecniche agronomiche condivise, servizi e strutture centralizzati ubicati preferibilmente nelle aree edificate urbane;
  • - la valorizzazione e promozione della fruizione turistico ambientale del sistema montano;
  • - favorire la permanenza della popolazione insediata, al fine di preservare il presidio dei territori montani;
  • - la tutela e la valorizzazione della rete di viabilità minore, il suo corredo arboreo, le siepi e i manufatti di valenza storico-testimoniale;.
  • - disciplinare l'uso e la trasformazione del patrimonio edilizio rurale

3. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti al territorio rurale dell’UTOE 1:

  • - l’ubicazione dei nuovi interventi edilizi dovranno essere previsti solo in prossimità dei nuclei poderali esistenti e nel rispetto della viabilità territoriale e poderale esistente, con opere edilizie che non contrastino con le proprietà tipologiche e morfologiche dell’edilizia rurale, costituite da nuclei poderali compatti, coperti a falde, con limitati manufatti esterni quali portici, loggiati e scale;
  • - la riqualificazione, il riuso e la valorizzazione in chiave multifunzionale (abitativa, produttiva, di servizio e ospitalità) del patrimonio abitativo esistente, sviluppando forme di integrazione con le attività agro - silvo - pastorali;
  • - la costruzione dei nuovi edifici rurali lontani dai nuclei storici al fine di preservare il valore storico testimoniale ricorrendo a tipologie edilizie e uso di materiali tradizionali o con il ricorso alla bioarchitettura;
  • - dimensioni delle nuove abitazioni rurali commisurate alle esigenze dell’imprenditore agricolo e della sua famiglia secondo le modalità indicate dalla l.r. 65/2014;
  • - la predisposizione di accorgimenti necessari, quali la collocazione di siepi e alberature, volti a mitigare le nuove costruzioni;
  • - il potenziamento dell’offerta di servizi alle persone e alle aziende agricole.
  • - Per gli aspetti colturali il PO deve contenere specifiche regole che prescrivano:
  • - la conservazione delle corone o fasce di coltivi d’impronta tradizionale poste attorno ai nuclei storici;
  • - la valorizzazione delle aziende che utilizzano metodi di coltivazione biologica e biodinamica anche attraverso la creazione di una strategia di incentivi;
  • - la multifunzionalità dei boschi, valorizzandone gli aspetti ambientali, quelli turistico/ricreativi e didattici nonché di fruibilità e di accessibilità oltre che quelli produttivi, anche attraverso la creazione di una strategia di incentivi;
  • - il contrasto agli abbandoni colturali.

4. Per gli insediamenti residenziali in zona agricola valgono le indicazioni relative alla tipologia morfologica “T.R.12. Piccoli agglomerati isolati extraurbani” contenute dalla disciplina del PIT cui gli insediamenti sono ascrivibili. Il PO, al fine di non consentire ulteriori espansioni dell’insediamento inserito nel contesto rurale e arrestare il processo di dispersione insediativa con il blocco del consumo di suolo agricolo deve prevedere i seguenti interventi:

  • - dotare l’insediamento di spazi pubblici e servizi nel rispetto dei caratteri paesaggistici e produttivi della ruralità;
  • - sviluppare progetti di riqualificazione dei margini urbani, integrati tra attività urbane e rurali, che sia da un lato elemento riqualificante per la forma e le funzioni (attrezzature) urbane e dall’altro elemento di mediazione nel passaggio tra città e campagna.

5.Per gli edifici residenziali esistenti nel territorio rurale, purché non assoggettati a vincoli di tutela storica da parte del MIBAC o dalla classificazione degli strumenti urbanistici comunali il PO, per incentivarne il recupero, stabilisce in relazione ai caratteri tipologici e dimensionali, le possibilità di ampliamento di ciascuna unità immobiliare fino al massimo del 20 per cento della superficie edificabile.

Art. 58.2 Disposizioni per il territorio urbanizzato

Art. 58.2.1 – disposizioni per l’Insediamento a carattere turistico di Saltino – N.1

1.L’insediamento a carattere turistico del Saltino, composto dal nucleo degli alberghi ottocenteschi, da ville private storiche, abitazioni e alberghi recenti, appartiene al morfotipo “T.P.S. 4 Tessuto a piattaforme residenziali e turistico-ricettive” del PIT.

2. Sono indirizzi del PS per il PO riferiti all’insediamento turistico di Saltino appartenente all’UTOE 1:

  • - aggiornamento e completamento della classificazione degli edifici storici che presentano elementi di elevato valore storico/testimoniale secondo la perimetrazione indicata dal PS e corrispondente al vincolo di tutela di beni storico/artistici da parte del MIBAC, integrando tale classificazione con l’individuazione degli ulteriori elementi da tutelare quali edifici di servizio, giardini storici, percorsi storici e di tutti gli altri elementi che presentano valori storico/ambientali;
  • - favorire interventi prioritariamente indirizzati alla tutela e salvaguardia del patrimonio storico-architettonico e paesaggistico presente, mediante opere di riqualificazione e integrazione delle strutture recettive con possibilità di adeguamento e potenziamento della ricettività e delle attrezzature sportive e di servizio, a condizione che venga elevata la qualità delle prestazioni alberghiere e in generale della ricettività;
  • - miglioramento dell’accessibilità al sistema urbano con la creazione di una rete della mobilità lenta;
  • - ricorso a modelli di recupero che favoriscano forme di “albergo diffuso”, accompagnando tale progetto con infrastrutture a rete che consentano la fruizione dei luoghi di interesse turistico;
  • - costituzione di un centro commerciale naturale e un mercatale per la vendita e la valorizzazione delle produzioni tipiche a chilometro zero e di punti vendita-vetrina delle produzioni;
  • - adeguamento e il potenziamento delle strutture ricettive che non possono interessare aree naturali di pregio, salvo il recupero di strutture storiche;
  • - identificazione cartografica della rete dei percorsi e delle infrastrutture storiche per la fruizione del territorio e regole che ne assicurino la tutela e valorizzazione, compreso l’assetto figurativo delle dotazioni vegetazionali di corredo caratterizzanti la percezione consolidata, gli elementi puntuali quali ponti, cappelle, tabernacoli, targhe;
  • - il ripristino della ferrovia a cremagliera secondo le indicazioni contenute nel PIT, nell’ambito del potenziamento dell’accessibilità all’insediamento e allo sviluppo di forme di mobilità lenta e sostenibile con i caratteri ambientali del luogo.

3. L’insediamento del Saltino deve contenere gli interventi di adeguamento all’interno delle perimetrazioni del territorio urbanizzato così come individuate dal PS ai sensi dell’art. 4 della l.r. 65/2014.

Ultima modifica Mercoledì, 13 Settembre, 2023 - 16:53